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Si tratta di locazioni commerciali e, quindi, non possono applicarsi le regole previste per le ‘classiche’ locazioni ad uso abitativo, inclusa la clausola di durata c.d. “4+4”

Il Consiglio di Stato, con una decisione di aprile 2025, ha chiarito che i Comuni non possono imporre limiti assoluti alle locazioni turistiche non imprenditoriali: un principio fondamentale per chi investe negli affitti brevi.

Due ulteriori decisioni della Cassazione, di maggio 2025, sconfessano ancora l’Agenzia delle Entrate. Ora, non si tratta più di un “parere isolato”, ma di un orientamento giurisprudenziale consolidato: se l’immobile è locato per uso abitativo, il locatore privato può applicare la cedolare secca anche se il conduttore è una impresa o un professionista.

La Corte di Cassazione sconfessa la posizione dell’Agenzia delle Entrate e favorisce una maggiore chiarezza fiscale per i contribuenti.

Lo afferma una recente ed importante decisione della Corte di Cassazione, che ha chiarito la portata e le conseguenze in caso di violazione delle regole legali che riguardano la “pubblicità immobiliare”.